La CCSVI nel mondo

In Polonia, Pszcvyna - Private Healthcare Institution SANA

Il 29 dicembre 2008, il Dott. Marian Simka, Specialista in Angiologia presso il Dipartimento di Angiologia, Private Healthcare Institution SANA, a Pszczyna, in Polonia, ha letto la pubblicazione del 5 dicembre 2008 "Chronic cerebrospinal venous insufficiency in patients with multiple sclerosis" e ha indirizzato al Direttore della Rivista Scientifica J Neurol Neurosurg Psychiatry una lettera pubblica di apprezzamento per lo studio svolto dal Dott. Zamboni et alt. (Testo dell'e-letter del Dott. Simka (6)). Il Centro polacco è diventato l'unico in Europa ad effettuare regolarmente gli interventi di angioplastica dilatativa. Il Dott. Marian Simka ha presentato i suoi risultati al Chronic Cerebral Spinal Venous Insufficiency (CCSVI) and Multiple Sclerosis (MS) Workshop - in Hamilton at St. Joseph's Hospital, Sunday, February 7, 2010 (7), illustrandoli con le sue diapositive di presentazione (traduzione italiana a cura del Movimento CCSVI Sardegna) (8)

 
A Buffalo, New York, USA - Buffalo Neuroimaging Analysis Center, BNA

La ricerca avanza e ci sono dati incoraggianti. Il Dott. Robert Zivadinov a Buffalo, New York, ha in corso uno studio, che prevede l'utilizzo di ecografie e risonanze magnetiche per confermare che i soggetti con sclerosi multipla hanno anche la CCSVI e per verificare se anche i loro familiari presentano queste anomalie. I primi risultati sono stati pubblicati il 10 febbraio 2010 (9) (traduzione italiana (8bis)). Anch'egli ha preso parte al Chronic Cerebral Spinal Venous Insufficiency (CCSVI) and Multiple Sclerosis (MS) Workshop del 7 febbraio 2010, ad Hamilton (7), dove ha presentato i suoi risultati (10). Traduzione italiana a cura del Movimento CCSVI Sardegna (10bis). Il Dott. Robert Zivadinov pubblica regolari aggiornamenti nel sito dell'Università di Buffalo: l'ultimo risale al 12 marzo scorso.


In Canada, McMaster University

Anche il Prof. Mark Haacke, un neuro-scienziato specializzato in “imaging” docente alla McMaster University in Canada (anche questa prestigiosa Università ha 3 premi Nobel) e alla Wayne State University di Detroit, si è interessato personalmente ai risultati di Zamboni. Il Prof. Haacke studiava già da molto tempo i depositi di ferro nel cervello dei pazienti affetti da sclerosi multipla servendosi di una specifica tecnica di analisi tramite Risonanza Magnetica chiamata SWI. Quando vide le pubblicazioni iniziali di Zamboni, contattò immediatamente il medico italiano ed è così che è iniziata la loro collaborazione.

Il Dott. Haacke ha infatti avviato da tempo uno studio, chiedendo ai centri neurologici del Nord America e dell'Europa, di effettuare alcune risonanze magnetiche extra del collo e della parte superiore del torace nei pazienti affetti da sclerosi multipla. Le scansioni possono poi essere inviate elettronicamente al suo gruppo di ricerca per l'analisi. Egli ritiene che questo approccio di base potrebbe spronare studi e approfondimenti su ampia scala. Il professor Haake spera di poter coinvolgere specialisti di sclerosi multipla e chirurghi vascolari, radiologi interventisti di tutto il mondo, per studiare la teoria e poi passare a diagnosticare e trattare pazienti affetti da sclerosi multipla rapidamente.
E' in programma a Toronto, nel periodo dal 10 al 17 aprile 2010, l'
American Academy of Neurology (AAN) Annual Meeting, in cui verranno presentati i risultati molto promettenti di 6 studi portati avanti dai Dottori Mark Haacke, Paolo Zamboni, Fabrizio Salvi, Robert Zivadinov, Erica Menegatti, Ilaria Bartolomei, Anna Maria Malagoni,
Bianca Weinstock-Guttman ed altri. Durante il Meeting, il 14 aprile, il Prof. Zamboni terrà una Lectio Magistralis. 
Sempre il 14 aprile, la National Multiple Sclerosis Society e l'
American Academy of Neurology (AAN) terranno un forum in diretta Web di 90 minuti per i giornalisti e il pubblico sul tema dell'Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale (CCSVI) e del suo significato per le persone che vivono con la sclerosi multipla. Il forum in diretta Web avrà come interlocutori: Dott. Paolo Zamboni; Dott. Robert Zivadinov; Dott. Andrew Common; Dott. Aaron Miller.

 
In Giordania, Jordan University Of Science & Technology, King Abdullah University Hospital / Jordan

Il Dott. M AlDr Al-OmariOmari, Interventional Radiologist, e il Dott. Rousan, Consultant Radiologist, della Jordan University Of Science & Technology (King Abdullah University), hanno presentato al Chronic Cerebral Spinal Venous Insufficiency (CCSVI) and Multiple Sclerosis (MS) Workshop del 7 febbraio 2010, ad Hamilton (7) i risultati della loro esperienza su 20 pazienti con sclerosi multipla e 20 controlli sani. Alcuni pazienti, a cui è stata diagnosticata la CCSVI secondo i criteri del Prof. Zamboni, sono stati sottoposti a venografia e conseguente angioplastica dilatativa. Tutti hanno mostrato i seguenti miglioramenti, in gradi diversi: colorito del viso; diminuizione dell'affaticabilità; controllo dello sfintere (vescicale e anale); funzioni motorie e sensoriali; acuità visiva; memoria; deglutizione; parola; funzionalità sessuale. I Dott.ri Al-OmariOmari e Rousan hanno presentato ad Hamilton alcune diapositive esplicative (11) della loro esperienza.


Ad Albany, New York, USA - The Vascular Group, PLLC

Ad Albany, NY, in aprile 2010 partirà uno "Studio per valutare il trattamento dell'Insufficienza Venosa Cerebro-Spinale nei pazienti con Sclerosi Multipla"
L' "Albany Vascular Group Study" vuole valutare l'innocuità, la fattibilità e l'efficacia dell'Angioplastica Transluminale Percutanea (PTA) nel trattamento delle lesioni ostruttive delle vene extracraniche e la sua influenza sul decorso clinico dei pazienti con sclerosi multipla. 
I pazienti arruolati nello studio saranno 500. Lo studio verrà completato nell'aprile del 2012. Verranno valutate le ristenosi nei primi 30 gg dopo l'intervento e la mortalità nei due anni seguenti l'intervento.


In Kuwait

Il Kuwait è diventato il primo paese al mondo ad offrire un trattamento controverso a tutti i suoi pazienti con sclerosi multipla che hanno una diagnosi di CCSVI. Il Dott. Tariq Sinan, un radiologo interventista e professore associato presso il Dipartimento di Radiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia presso l'Università del Kuwait, ha confermato che il Ministero della salute statale, permetterà al radiologo di iniziare il trattamento sui pazienti con sclerosi multipla, che hanno una diagnosi di CCSVI, a partire dalla prossima settimana, come parte di uno studio in corso.

Il Kuwait News Agency KUNA ha riportato anche gli ulteriori sviluppi, citando il presidente della Commissione permanente per il Coordinamento della Ricerca medica presso il Ministero, il Dott. Al -Youssof Nesf, che afferma che: "La richiesta di trattamento è conforme ai requisiti normativi, morali e scientifici richiesti dalle organizzazioni interessate, tra cui la World Health Organization."

La decisione si basa sulla ricerca condotta da un team guidato dal Dott. Sinan, che ha studiato nel mese di marzo 12 pazienti con sclerosi multipla. Tutti erano anche sofferenti di CCSVI. Il trattamento è una versione venosa della classica angioplastica, in cui viene inserito un palloncino in una vena bloccata per dilatarla forzatamente. (Non sono stati utilizzati stent nelle procedure, al contrario di ciò che alcuni medici in tutto il mondo stanno facendo, in disaccordo con il Dott. Zamboni.)

Il Dott. Sinan dice che tutti i pazienti hanno visto miglioramenti nei sintomi della sclerosi multipla, con qualche reazione felicemente "drammatica".
"In un giorno, il 3 marzo, abbiamo operato tre pazienti. Due ebbero tali miglioramenti già sul tavolo operatorio, che hanno cominciato a piangere perché non potevano credere a ciò che sentivano", ha segnalato il Dott. Sinan.

Dice anche che i pazienti con forma più grave di sclerosi multipla  hanno riferito un minor numero di miglioramenti, ma si sono accorti di sentire meno rigidità e più energia. Quelli con malattia meno grave, hanno  riferito fino al 90 per cento dei miglioramenti nella stanchezza e nell'intorpidimento delle mani e delle gambe.

"In un caso, il paziente non riusciva a vedere da un occhio e ha cominciato a essere in grado di vedere," Sinan ha aggiunto.
Sinan ha detto di essere entusiasta dei risultati. "E' incredibile il tipo di miglioramento che i pazienti dicono di avere. Non possono essere attribuiti al placebo. Chi non è in grado di vedere, poi è in grado. Il controllo della vescica migliora, così come la debolezza del piede".

La scorsa settimana, un gruppo di neurologi inviò una petizione al Ministero della Salute del paese chiedendo di fermare i trattamenti. Le loro preoccupazioni - condivise da altri specialisti di sclerosi multipla di tutto il mondo - sono che non è stato provato il legame tra le vene bloccate e la sclerosi multipla, e che il trattamento potrebbe essere pericoloso. Essi hanno chiesto ulteriori studi.

Ma dopo un'inchiesta e le osservazioni presentate da medici e pazienti, la decisione è stata di permettere i trattamenti, che saranno coperti dal sistema sanitario dello Stato. La procedura non verrà eseguita per il trattamento della sclerosi multipla, ma solo per il trattamento dell'Insufficienza Venosa Cronica Cerebro-Spinale - CCSVI.

"Allora diciamo che questo è un problema vascolare. I pazienti, quando vengono loro dilatate le vene, si sentono meglio. Noi non parliamo di sclerosi multipla o di collegamento con la sclerosi multipla", ha detto il Dott. Sinan.

I pazienti saranno avvertiti che la procedura è sperimentale e i rischi potenziali della venoplastica saranno dettagliati nei moduli del consenso informato. I pazienti che accettano il trattamento faranno parte di uno studio in corso che verrà svolto in collaborazione con un neurologo del Kuwait.
Il team utilizzerà venogrammmi a ultrasuoni e risonanza magnetica per la scansione delle vene del collo, così come la risonanza magnetica per monitorare i cambiamenti nel cervello, tra cui le lesioni relative alla sclerosi multipla.

I medici sperano di trattare 10 pazienti ogni settimana, con inizio a metà aprile.


In Italia

In Italia il trattamento di angioplastica dilativa per la CCSVI non è autorizzato al di fuori delle sperimentazioni. Siamo in attesa che inizi una sperimentazione multicentrica che coinvolgerà almeno 15 centri in tutto il territorio italiano. La Regione Emilia-Romagna sta definendo un protocollo per una ulteriore sperimentazione (12) che vedrà coinvolti 600 pazienti nella diagnosi della CCSVI con Ecocolordoppler, 300 dei quali effettueranno l'angiografia e contestualmente il trattamento di angioplastica. Si prevede che la sperimentazione inizi entro due mesi e finisca entro il 2012.

Il 7 aprile ha avuto luogo l'incontro con il Direttore Generale dell'Agenzia Sanitaria della Regione Emilia-Romagna, Roberto Grilli. All'incontro ha partecipato Carmela Baldino, in rappresentanza della nuova Associazione "CCSVI nella Sclerosi Multipla". La tempistica che il dott. Grilli ha fornito è la seguente: a fine aprile un 'Comitato di Esperti', composto da una dozzina di medici, terminerà la scrittura dello studio sulla sperimentazione, che dovrà essere condiviso dal Prof. Paolo Zamboni. In un paio di settimane, quindi entro il 15 maggio, si ultimerà la scrittura delle modalità operative del protocollo e, presumibilmente all'inizio di giugno, lo studio sarà consegnato ai 'Comitati Etici' coinvolti. La Regione auspica che altri Centri Medici affianchino l'Ospedale Sant'Anna di Ferrara e l'Ospedale Bellaria di Bologna nella sperimentazione.
Alla fine di aprile l'Associazione procederà alla verifica di questa tempestica, perché non rimangano solo promesse.